domenica 23 ottobre 2016

STEP 07- I colori nel cinema

"Se vi capita di vedere un colore ripetersi più volte in un film è possibile che il regista stia cercando di condizionare le vostre emozioni. In un certo senso vi sta manipolando."

Rosso

Di solito i registi che ne fanno un uso massiccio stanno cercando di trasmettere un senso di rabbia, pericolo, dolore o morte. 
Stanley Kubrick, che è un maestro nell’uso del colore come significante, nel suo 2001: Odissea Nello Spazio, dipinge lo sfondo di rosso nella sequenza più claustrofobica e terrificante del film: 

nel film Shining, girato nel 1980 da Stanley Kubrick, la sfumatura cremisi ha una funzione ben precisa: richiama il sangue, la violenza ma anche lo scivolare del protagonista nella follia omicida. Proprio per questa ragione, il rosso è ricorrente negli ambienti dell’intero fim: il famosissimo fiume di sangue che esce dall’ascensore ne è un esempio, ma anche il celebre ed inquietante bagno in foto. Rossi sono gli arredi dei corridoi nei quali si aggira Danny con il suo triciclo, così come rosse sono le luci che avvolgono Jack nel bar e nel suo girovagare nell’hotel.


Bergman nel suo dramma Sussurri e Grida sceglie il rosso come colore predominante degli ambienti, usato per rendere costantemente palpabile l’alone di morte e dolore che accompagna tutta la pellicola.



 Tutti sappiamo che, se inserito in un contesto romantico, il rosso può trasformarsi nel simbolo della passione, assumendo un connotato erotico e differente da quello sopra citato. Ne è un esempio l’uso che ne ha fatto Spike Jonze nel suo Her, completamente costruito sulle tonalità calde volte a comunicare lo stato emozionale di un personaggio innamorato.




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